Lo storico circolo salentino in prima linea nei progetti di inclusione sportiva
Ranieri (FISDIR): Autorealizzazione e socialità con il tennis
Fabio Massimo Conte
Quando si pensa allo sport praticato da atleti con disabilità vengono in mente le imprese di Bebe Vio, dell’Ironman Alex Zanardi e di altri protagonisti paralimpici. Quello che non è sotto i riflettori è l’enorme lavoro delle varie federazioni sportive sul territorio.
La FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali), affiliata al CIP (Comitato Italiano Paralimpico), è una delle più presenti in Italia, con 368 società sportive aderenti. Coordina, ad oggi, 29 discipline praticate da 8216 tesserati che, nel tempo, hanno arricchito il medagliere con 940 riconoscimenti internazionali.
Ad essa sono iscritti atleti con sindrome di Down e con disabilità intellettiva e relazionale, tutti «membri a pieno titolo della società e come tali devono essere soggetti ai medesimi diritti, opportunità e regole degli altri», come indicato tra i punti cardine nella dichiarazione di intenti della federazione.
Il tesserato è considerato come un «normodotato», con specifiche necessità, e deve rispettare rigidamente le stesse regole sportive delle federazioni di riferimento. La categorie di inserimento sono omologate in base al livello delle capacità cognitive.
Enrico Ranieri è il responsabile per la Puglia e Basilicata del settore tennis e tra gli organizzatori dei vari eventi promozionali per la FISDIR. “Grande attenzione è posta alla disciplina del tennis come opportunità di confronto e autorealizzazione. Negli incontri di singolare si favorisce la capacità di completa autonomia del soggetto. Nel doppio si facilità il relazionarsi con il compagno. Questi sono aspetti molto importanti per la quotidianità.”
Il regolamento tecnico di tennis del settore agonistico è stato redatto basandosi sulle regole adottate dalla FIT (Federazione Italiana Tennis), con opportuni aggiustamenti per i punteggi. Unico set ai 6 punti, a 7 sul 5 pari, oppure due set ai 4 punti con tie break di spareggio.
Non essendo presente nelle categorie una divisione per età, per esempio Under e Over, può capitare che si incontrino giovanissimi con veterani. Queste occasioni rendono ancora più interessante il livello di confronto tra personalità diverse, importante per lo sviluppo relazionale.
Ranieri, è anche tecnico nazionale FIT e fiduciario regionale Tennis in Carrozzina per Puglia e Basilicata. “I nostri iscritti partecipano ai tornei consapevoli del rispetto delle regole e con lo stesso impegno di tutti gli altri giocatori. Negli eventi promozionali FISDIR, loro giocano regolarmente con tennisti normodotati. Questi incontri servono per dimostrare che la reale inclusione nello sport si ha quando l’atleta con disabilità è in grado autonomamente di rispettare le regole come tutti gli altri atleti”.